Come si degusta un vino?

come si degusta un vino

I vini non sono tutti uguali. È questo il presupposto fondamentale per approcciarsi ad una degustazione. Quello che ogni wine lover sa bene, infatti, è che degustare non significa riempire un calice e svuotarlo subito dopo. Assaggiare un vino vuol dire ascoltarlo con tutti i sensi per viaggiare ad occhi chiusi attraverso i terroir che ritroverete in ogni sorso.
La degustazione sarà una piacevole pausa da tutto quello che vi circonda, da trascorrere passeggiando idealmente tra i filari, guidati dai profumi di frutti rossi o di agrumi, con la risacca del Mediterraneo nascosta in un retrogusto minerale.

Proprio come in un ogni viaggio, quando si degusta un vino, ci sono delle tappe da seguire, momenti in cui soffermarsi ad osservare o lasciarsi guidare dall’istinto attraverso riflessi scintillanti e aromi intensi.

  • Potrà sembrare strano ma un taccuino sarà un ottimo compagno di viaggio. Annotare i sentori che avete riconosciuto, le impressioni degli assaggi, i profumi e i ricordi che hanno stimolato, è un ottimo modo per tracciare il vostro identikit personale di ogni bottiglia e per condividerlo con i compagni di degustazione. Brindare in compagnia è più piacevole, si sa!
  • Versare e osservare. Quando si degusta il vino occorre scegliere un calice che si presti a raccogliere i profumi e a restituirli all’assaggio in quello che è il primo momento di incontro: l’analisi sensoriale.
    Osservate il calice in controluce per apprezzare una prima sfaccettatura della personalità unica di ogni vino: non tutti i rossi, sono rossi allo stesso modo, mentre i bianchi nascondono sfumature e trasparenze diverse e i rosati possono restituire tonalità più o meno intense.
    Fate roteare il vino mentre lo osservate: non è solo un piacere per lo sguardo ma servirà ad ossigenare meglio il contenuto del calice, in vista dell’assaggio.
  • L’olfatto non tradisce mai. Dopo la vista, giunge il momento di chiudere gli occhi e avvicinarsi al bicchiere per respirarne i profumi. Con la giusta concentrazione ed un po’ di pratica riconoscerete i profumi familiari di frutta, di sottobosco o, magari floreali: tutte quelle sfumature vi racconteranno il territorio in cui ciò che state bevendo ha visto la luce.
  • Finalmente si (de)gusta. Un primo piccolo sorso da tenere in bocca per qualche secondo, stimolerà le papille gustative e le preparerà all’assaggio vero e proprio. Per godere appieno dei sapori e dei sentori, respirate nuovamente gli aromi dal calice e cercate di aspirare un po’ d’aria insieme al liquido, per permettere ai sapori di esprimersi in armonia. Anche questa volta prendetevi il vostro tempo e mantenete in bocca il vino assaporandolo con calma.
    Poi riapriteli e tornate ad osservare il calice e, se vi va, scoprite di più sulla Cantina che lo ha prodotto, siate curiosi di conoscere i viticoltori, parlate con noi: abbiamo storie bellissime da raccontarvi.

Perché, in fondo, la vera differenza tra “bere vino” e “degustare un vino” sta proprio nel piacere che se ne trae, in un momento che si dedica a sé stessi per un intimo discorso sussurrato sul sottile bordo di un calice.