Come abbinare il vino ai piatti?

abbunare il vino ai piatti

Il vino è una parte essenziale del pasto, che esalta i piatti a cui si accompagna, a patto che sia scelto sapientemente. Non occorre essere dei perfetti sommelier, è sufficiente tenere a mente alcune regole base che vi permetteranno di destreggiarvi tra gli scaffali della vostra enoteca del cuore e portare a tavola la bottiglia giusta, quella che si sposa armonicamente ai sapori ed ai profumi del piatto.

Come abbinare il vino al cibo?

La prima cosa da fare è, ovviamente, interrogarsi sul menù: il piatto ha una tendenza grassa e sapida, magari come un tagliere di formaggi e salumi, oppure delicata come una carne bianca alla piastra? Ha la succulenza di una bistecca o una tendenza dolce come una vellutata?
Prestare attenzione a questo aspetto è fondamentale per comprendere le caratteristiche del vino da abbinare a ciò che si sta per gustare insieme ai propri ospiti.

 

Perché il vino esalta il cibo?

La spiegazione è un po’ tecnica ma molto, molto semplice, promesso!

Le nostre papille gustative, quegli eccezionali recettori che ci permettono di riconoscere i sapori, inviano al cervello dei segnali ogni volta che entrano in contatto con il cibo, questo segnale, però, si affievolisce un boccone dopo l’altro. Il compito del vino è quello di “pulire” le papille dal sapore del cibo per far sì che il nuovo boccone generi nuovamente stimoli forti in un crescendo di sensazioni piacevoli che perdureranno per tutto il pasto.

Qualche suggerimento per abbinare il vino al cibo

 

Il principio generale è quello di abbinare un vino la cui struttura sia proporzionata a quella del piatto.

Pietanze delicate, cotture e condimenti leggeri richiameranno vini dal carico aromatico più contenuto; mentre preparazioni più elaborate e ricche avranno bisogno di esser sostenute da vini più complessi.

Per questa ragione la prima distinzione è quella legata alla stagionalità: l’estate porta con sé piatti leggeri e freschi che richiederanno vini meno strutturati e più aciduli come bianchi e rosati.

In inverno, quando il comfort food si fa solitamente più grasso e strutturato, il pasto sarà accompagnato da vini più corposi e complessi come i rossi.

Al di là di questa generalizzazione, sarà la tavola a indicare quale (o quali) vino abbinare al menù.

  • Cibi grassi o fritti

In questo caso è molto importante accostare un vino che “pulisca” la sensazione di unto in bocca con un’acidità importante, una mineralità, magari un’effervescenza che ristabilisca un equilibrio nel gusto.

Provate ad accompagnare un tagliere di formaggi siciliani ad un catarratto lucido come il nostro Targetta.

●      Cibi dalla tendenza dolce

Piatti come quelli a base di zucca richiedono vini sapidi che sappiano spezzare la monotonia creando un buon contrasto, come il nostro Cyane, Moscato Bianco di Siracusa, secco e floreale.

La succulenza, come quella della carne alla griglia o quella di una zuppa, invece, andranno compensate da un vino che “asciughi” come quelli più tanninici. Impossibile non pensare ad un Nero D’Avola come Re Federico o un sinuoso Cabernet Sauvignon come Baronessa di Canseria.

●      Pesce

Tradizionalmente il pesce viene abbinato a vini bianchi e dalla tendenza acida come Pollio ma anche un rosato saprà esaltare la vostra frittura di mare e regalarvi tutti i profumi del mediterraneo.

●     I dolci

Contrariamente a quanto si faccia comunemente, i dolci si accompagnano ad un vino dolce. Niente brut con la torta, insomma! Lasciatevi, invece, sedurre da un passito dai profumi intensi come Solacium.

L’ultimo consiglio che vogliamo darvi è quello a cui, forse, si pensa meno: prendetevi il tempo che serve. Scegliere un vino da abbinare al cibo è un piacere che inizia prima di stappare la bottiglia. Entrate in enoteca, curiosate tra le bottiglie e chiacchierate con il proprietario per chiedergli un consiglio. Vi assicuriamo che riuscirete a trovare la vostra bottiglia del cuore.