L’inverno è, ormai un ricordo ed il sole primaverile ha da tempo risvegliato le viti rinverdite e tra le foglie, hanno fatto capolino leggeri ramoscelli pieni di fiori, che tra qualche mese si tramuteranno in acini.
Non è certo tempo di stare con le mani in mano, anzi! In questo periodo i nostri vigneti alle porte di Siracusa, sono degli alveari in cui uomini e donne si muovono per approntare gli interventi necessari al nuovo ciclo vitale, avviatosi in questi mesi con il risveglio delle viti.
Lavori primaverili nel vigneto, vi raccontiamo cosa succede tra i nostri filari
Dopo aver provveduto alla pota secca invernale e, ove necessario, agli innesti ci dedichiamo a tutte quelle lavorazioni del terreno che hanno un duplice scopo: eliminare le piante infestanti senza ricorrere al diserbo chimico e garantire all’apparato radicale un terreno soffice e ben arieggiato, in cui l’apparato radicale della vite possa con svilupparsi con facilità ed assorbirne gli elementi nutritivi.
Per favorire questo processo eseguiamo in sequenza una serie di operazioni concatenate tra loro.
- Trinciare i residui della potatura invernale per accelerare la loro trasformazione in “humus”: il nutrimento organico per le piante.
- Trascorso qualche giorno abbiamo operato la prima erpicatura che, incorporando i residui organici, avvia i processi di “umificazione”.
- Fresato il terreno in quella che in dialetto è definita “a scumatura”, siamo passati alle lavorazioni tra i filari, dove le scavallatrici lavorano nello spazio tra una pianta e la successiva, per eliminare il più possibile le infestanti che andrebbero a competere per
l’acqua con le nostre viti.
In questa prima metà di maggio, la lavorazione primaverile attuata nei nostri vigneti, è il trattamento antiperonosporico e antioidico con rame e zolfo (fungicidi naturali ammessi in regime di coltivazione biologica, poiché assolutamente non nocivi).
In questo modo il terreno soffice e frollo, privo di erbacce e ben arieggiato, sarà pronto per la prossima lavorazione: la assolcatura per l’irrigazione a scorrimento, la cui tempistica sarà determinata dall’andamento climatico della stagione dopo l’allegagione (il momento in cui, i fiori cadono e si formano gli acini).
Sono lavori faticosi ma essenziali per permettere alle nostri viti un produzione di qualità ed equilibrata. A noi spetta il privilegio di poterli realizzare nella rigogliosa natura della Targia, con la compagnia delle api che ronzano tra i fiori e le rondini che volano sulle nostre teste a caccia
di insetti.