L’invaiatura dell’uva. È quasi vendemmia!

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L’estate è un momento magico nei nostri vigneti alle porte di Siracusa: si respira quasi aria di vendemmia. Qui, a pochi km dal mare, infatti, il clima favorisce la maturazione precoce delle uve, che nelle prime settimane di agosto saranno pronte per la raccolta.

Cos’è l’invaiatura

L’invaiatura è il fenomeno che precede immediatamente la vendemmia e conclude il processo di maturazione dei grappoli. Quei piccoli fiori che adornavano le viti in primavera, con l’allegagione si sono trasformati in acini che durante l’estate sono diventati sempre più grandi.
Adesso, sul finire di luglio, abbandonano i toni del verde e si vestono di allegre sfumature violacee o dorate.
L’invaiatura non avviene in maniera uniforme in tutto il grappolo, che in questo periodo appare una tavolozza in cui ogni acino rappresenta una diversa tonalità. Nel corso delle ultime settimane di luglio, piano piano i colori si uniformano assumendo la colorazione propria del vitigno. E così, gli acini di Nero D’avola e di Cabernet Sauvignon si faranno viola intenso, mentre quelli di Moscato Bianco di Siracusa e di Catarratto, diventeranno dorati.

Cosa succede con l’invaiatura

La pigmentazione dei grappoli è un elemento molto importante nella vinificazione poiché sarà proprio la buccia, arricchitasi di polifenoli a donare colore e corpo ai futuri vini, durante la macerazione del mosto.
Oltre ad agire sull’aspetto degli acini, l’invaiatura coinvolge anche gusto e consistenza delle uve. Mentre le pazienti viti lavorano per trasportare le sostanze nutritive verso il grappolo, infatti, negli acini sempre meno duri e più elastici, inizia la sintesi dei composti aromatici, aumenta il grado zuccherino e diminuisce l’acidità. È adesso, insomma, che l’uva acquista quei toni dolci e leggermente aciduli che tutti conosciamo ed amiamo.

La vendemmia 2020 è ormai alle porte e ci sembra quasi di sentirne il profumo.

 

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